Torna la cessione del credito multipla con il DL 13/2022

Torna la cessione del credito multipla con il DL 13/2022

Con l’approvazione del DL 13/2022 correttivo al DL Sostegni ter torna la cessione del credito multipla!

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Il 19 maggio 2020, in piena pandemia, l’allora governo Conte si trovò costretto ad approvare delle misure di sostegno all’economia. Fra queste figurava l’oramai famoso Decreto Rilancio, una misura storica e dall’enorme portata il cui scopo era quello di introdurre agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica e sismica degli edifici. Sebbene queste agevolazioni erano rivolte principalmente ed edifici residenziali, la normativa ha avuto importanti ricadute anche per le imprese.

Fra le novità più significative introdotte dalla misura infatti figurano le alternative alla fruizione del beneficio alla detrazione in dichiarazione dei redditi. Ci riferiamo in particolare allo sconto in fattura ed alla cessione del credito, recentemente prorogate fino al 2024 e 2025 per il superbonus (ne parliamo anche qui).

La normativa, fin dalla sua approvazione, è stata oggetto di continue revisioni. Se prima non c’era nessun limite al numero di cessioni del credito, adesso invece il credito può essere ceduto fino a tre volte. Queste limitazioni e revisioni sono state introdotte con l’obiettivo di imitare le frodi ai danni dello stato. Una cessione del credito indiscriminata infatti ha corrisposto a dei continui tentativi di frode realizzati ai danni dello stato. Per questo motivo, da una cessione illimitata, il legislatore è passato ad una cessione unica, per poi tornare su suoi passi e prevedere una cessione del credito multipla fino a 3 passaggi con il D. Legge 13/2022.

Analizziamo queste modifiche alla normativa qui di seguito.

Il Decreto Rilancio in breve

Riportiamo gli aspetti più importanti del Decreto Rilancio in merito alla cessione del credito ed allo sconto in fattura qui di seguito per comodità. In questo modo ci sarà più facile comprendere appieno i cambiamenti apportato dal DL 13/2022.

Coloro che effettuano interventi di efficientamento energetico e sismico che danno diritto alla maturazione dei crediti d’imposta (anche le imprese dunque), potevano decidere di optare:

  • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati. In questo caso il fornitore consenziente, recupera il contributo anticipato, sotto forma di credito d’imposta di importo pari alla detrazione spettante nel proprio cassetto fiscale;
  • per la cessione di un credito d’imposta illimitata a favore di altri soggetti tra cui banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario e imprese di assicurazione.

La nuova cessione del credito multipla

Il D. Legge 13/2022, ha quindi modificato nuovamente la cessione del credito d’imposta, portandola a massimo 3 passaggi (2 oltre il primo relativo allo sconto in fattura). Cerchiamo di spiegare meglio quanto appena espresso.

Analizziamo il caso di un fornitore, come ad esempio noi di Solar Cash, che opera tramite lo sconto in fattura. Ai sensi del DL 13/2022 costui potrà:

  • Cedere il credito d’imposta ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione da parte di questi soggetti se non verso banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario, imprese di assicurazione per un massimo di due volte;
  • Cedere il credito per un massimo di 2 volte a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario, imprese di assicurazione.

Nel caso in cui il beneficiario della detrazione decida di optare per la cessione del credito invece potrà cederla, per un massimo di due volte, solamente a:

  • banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’art. 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (banche, intermediari);
  • società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’art. 64 del predetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia;
  • imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ai sensi del D.Lgs. 7 settembre 2005, n. 209.

Cessione del credito multipla: Introduzione del codice univoco

Il D. Legge 13/2022 non si limita a ripristinare, seppur parzialmente, il meccanismo della cessione del credito multipla.

Con questo decreto, in particolare, il legislatore ha previsto che a partire dal 1° maggio 2022, l’Agenzia delle Entrate assegni un codice univoco ai crediti d’imposta. I crediti d’imposta diverranno a questo punto indivisibili e quindi non potranno più essere praticate ulteriori cessioni parziali.

Perché cedere o acquistare un credito d’imposta?

Ma perché il ritorno alla cessione del credito multipla era cosi atteso? Quali sono i vantaggi che si possono ricavare dalla cessione o dall’acquisto del credito?

Abbiamo cercato di analizzare questi vantaggi sia dal punto di vista di chi cede che di chi acquista il credito d’imposta qui di seguito partendo dai primi soggetti.

Solitamente, chi cede un credito d’imposta ha necessità di monetizzare questo credito. Ad esempio, un fornitore che realizza i lavori per il Superbonus 110%, dovendo anticipare i costi del materiale per realizzare il cantiere, potrebbe trovarsi a corto di liquidità. Cedere quindi il credito d’imposta permetterebbe di fatto a questo soggetto di trovare una liquidità certa e pressoché immediata. Inoltre, proprio perché si trova in difficoltà potrebbe essere costretto a rinunciare a parte della detrazione pur di ottenere la liquidità e quindi a vendere il credito ad un importo inferiore al suo valore.

Anche gli acquirenti hanno i loro vantaggi. Il primo di questi, senza dubbio, deriva da quanto abbiamo espresso poco fa. Se i crediti d’imposta vengono ceduti ad un importo inferiore al loro reale valore allora, l’acquirente può ricavarne un guadagno immediato dato dalla differenza tra il valore reale ed il prezzo pagato.

A questo punto però entra anche in gioco il fattore che è possibile utilizzare questi crediti d’imposta in compensazione orizzontale. In sostanza quindi, acquistando un credito d’imposta è possibile utilizzarlo per regolare la posizione nei confronti dell’erario (come spieghiamo qui). Ma acquistando questo credito ad un importo inferiore al suo reale valore, di fatto significa ottenere uno sconto sulle imposte da versare all’erario.

Vuoi saperne di più su come utilizzare il credito d’imposta o su come acquistarlo per portarlo in compensazione orizzontale? Compila il modulo che trovi in questa pagina con i tuoi dati ed aspetta la chiamata del nostro operatore!

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