Nuova Sabatini 2021: cos’è e come funziona
Cos’è la Nuova Sabatini 2021? Quali sono gli obiettivi di questa legge a sostegno per le aziende?
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Se sei un imprenditore probabilmente hai già sentito parlare della cosiddetta Legge “Nuova Sabatini” (disponibile anche qui). Grazie a questa legge infatti le imprese potrebbero avere un accesso al credito facilitato per acquistare dei beni materiali o immateriali utili alla propria attività.
Ricordiamo brevemente che fra i beni materiali figurano beni come:
- macchinari,
- impianti,
- beni strumentali d’impresa,
- attrezzature nuove di fabbrica,
- hardware,
mentre per quelli definiti come immateriali si intendono beni come software e tecnologie digitali.
E’ quindi facilmente intuibile come, tramite la Nuova Legge Sabatini 2021 sia possibile ottenere un accesso facilitato anche per l’acquisto di impianti fotovoltaici per le aziende per imprese come la tua. Una possibilità che è stata ulteriormente potenziata dalla scorsa Legge di Bilancio e che è stata recentemente rifinanziata.
Ma in cosa consiste esattamente la Nuova Legge Sabatini 2021? Come funziona? Cosa vi può rientrare?
Abbiamo cercato di rispondere a queste ed altre domande in questo approfondimento.
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Cos’è la Nuova Sabatini 2021?
La cosiddetta “Nuova Sabatini” è un agevolazione che il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione delle aziende. Obiettivo della misura è quello di facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese in modo che esse possano effettuare investimenti per accrescere la loro competitività e quindi anche quella italiana.
In altre parole quindi, è possibile affermare che la Legge Sabatini 2021 serve a sostenere gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti (come il fotovoltaico), beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
A chi si rivolge e quali settori possono accedere gli incentivi?
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda rispettano i seguenti requisiti:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
- sono residenti in un Paese estero purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.
Possono accedere alle agevolazioni previste dalla Nuova Sabatini 2021 tutti i settori produttivi tranne le seguenti attività:
- finanziarie e assicurative;
- attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.
Come funziona la Nuova Sabatini 2021?
La Nuova Sabatini 2021 prevede che il Ministero conceda un contributo rilasciato solo dopo che all’azienda sia stato concesso un finanziamento (bancario o in leasing finanziario).
Il finanziamento di cui sopra può, nello stesso momento essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso. Per poter usufruire di questo finanziamento deve però rispettare i seguenti requisiti:
- La durata del finanziamento non deve essere superiore a 5 anni;
- L’ importo finanziato deve essere compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
- Il finanziamento deve inoltre essere interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
Il contributo erogato dallo stato dovrà essere pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, sul predetto finanziamento al tasso annuo del:
- 2,75% per la realizzazione di investimenti “ordinari”, come ad esempio il fotovoltaico;
- 3,575% per la realizzazione di investimenti in “tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti” (c.d. investimenti 4.0).
I beni materiali ed immateriali rientranti negli investimenti dei vecchi incentivi del piano “Industria 4.0” possono inoltre beneficiare del contributo maggiorato del 30% previsto dalla legge 232 dell’11 dicembre 2016 (legge di bilancio 2017). Precisiamo inoltre che, nell’Agosto 2018, tramite la circolare n. 269210 è stato adeguato l’elenco dei ei beni immateriali per i quali può essere riconosciuta la misura massima del contributo.
Nuova Sabatini 2021: modulo per la domanda
Per accedere alle agevolazioni previste dalla Nuova Legge Sabatini 2021 è necessario sottoscrivere con firma digitale il Modulo presente nel sito del MISE (che trovi anche qui). La procedura operativa per compilare il Modulo di domanda è descritta nella “Guida alla compilazione del modulo di domanda”.
Il modulo in questione va firmato con firma digitale e inviato esclusivamente da un indirizzo PEC (posta elettronica certificata) all’indirizzo PEC della banca/intermediario finanziario a cui si chiede il finanziamento scelta tra quelle aderenti all’iniziativa che hanno aderito all’Addendum alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.
Gli atti e i documenti formali relativi alle singole pratiche devono essere inviati esclusivamente mediante la piattaforma informatica del Ministero collegandosi all’indirizzo internet: https://benistrumentali.dgiai.gov.it
Come funziona l’erogazione del contributo della Legge Sabatini?
Il contributo previsto dalla Nuova Legge Sabatini 2021 sarà erogato al completamento dell’investimento autocertificato dall’impresa. Sarà versato in un’unica soluzione per quanto riguarda le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari invece che in sei quote annuali come previsto in origine. La somma verrà erogata alternativamente a decorrere:
- dal 1° gennaio 2021, indipendentemente dall’importo finanziario deliberato, come disposto dall’articolo 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2020, n. 178;
- dal 1° maggio 2019 e fino al 16 luglio 2020, in caso di finanziamento deliberato di importo non superiore a 100.000 euro, come già disposto dall’articolo 20, comma 1, lettera b), del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58;
- dal 17 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, in caso di finanziamento deliberato di importo non superiore a 200.000 euro, come già disposto dell’articolo 39, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120.
Nuova Sabatini 2021: il 25 ottobre 2021 approvato un rifinanziamento di 300 milioni
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha recentemente annunciato un nuovo rifinanziamento della misura della Nuova Sabatini 2021. Il rifinanziamento ammonta a 300 milioni di euro, risorse che sono state predisposte tramite la legge di Bilancio 2021 e che potrebbero essere confermate anche dalla prossima Legge di Bilancio 2022.
Questi 300 milioni vanno ad aggiungersi ai precedenti 425 milioni di euro stanziati lo scorso mese di luglio dopo l’entrata in vigore del Decreto Sostegni bis. Il Rifinanziamento alla Nuova Sabatini 2021 ammonta quindi, nel complesso, a 725 milioni di euro. Per questo motivo le imprese non dovranno temere di non poter continuare a beneficiare delle agevolazioni per l’acquisto di beni materiali e immateriali.
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