Il conto termico 2.0: novità e convenienza

Il conto termico 2.0: novità e convenienza

Cos’è il conto termico 2.0? Quali sono le novità rispetto alla versione precedente? E’ rivolto anche alle imprese? Conviene davvero o gli ecobonus sono meglio?

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Il conto termico 2.0 GSE, chiamato anche 2.0, non è nient’altro che la nuova versione del precedente Conto Termico introdotto nel 2021. La versione 2.0 è stato pensato per permettere di sfruttare al meglio tutti quegli incentivi il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici ed allo sviluppo delle cosiddette rinnovabili termiche.

Ma in cosa consiste il conto termico 2.0? Quali sono i beneficiari? Perché è rivolto anche alle imprese?

Nel corso di questo approfondimento cercheremo di rispondere a queste domande tramite il parere dei nostri esperti ma non solo queste. Abbiamo anche cercato di capire quando conviene ricorrere alle agevolazioni del conto termico 2.0 e quando invece conviene ricorrere ai normali Ecobonus. In alternativa puoi anche leggere la nostra guida al conto termico 2024 cliccando qui!

lCos’è il Conto Termico 2.0 GSE

Il Conto Termico 2.0 è un fondo volto ad incentivare la produzione di energia termica il cui scopo è quello di sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni. Il fondo in questione è stato prorogato anche per tutto il 2021.

Si tratta di un fondo Il fondo gestito interamente dal GSE ovvero il Gestore dei Servizi Energetici. E’ proprio il GSE a  stabilire quali siano gli interventi ammessi, chi può accedere agli incentivi e le diverse modalità di accesso a questi fondi. Ovviamente, per stabilirlo, fa riferimento alla normativa vigente, normativa che ha subito alcune modifiche nel corso del 2021 che prenderemo in esame qui di seguito.

Detrazioni disponibili in ambito pubblico e privato

Il Conto Termico 2.0 prevede dei bonus economici che possono arrivare fino al 65% della spesa sostenuta per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Un miglioramento che può essere intrapresa anche tramite la produzione di energia rinnovabile e quindi anche tramite l’installazione di impianti solari termici.

Possono accedere a questi bonus economici sia soggetti pubblici come le pubbliche amministrazioni, che i soggetti privati. In particolare, questi ultimi possono essere sia di natura residenziale che imprese. In particolare, il Conto Termico 2021 è stato pensato anche in funzione di tutte quelle aziende del settore agricolo, ma non solo di questo settore, che hanno necessità di ridurre i costi del loro approvvigionamento energetico.

Disponibilità, cosa incentiva e tempistiche del Conto Termico 2.0

Il Conto Termico 2.0 è stato istituito per erogare contributi monetari per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Si tratta sostanzialmente di un fondo da 900 milioni di euro l’anno così ripartiti:

  • 200 milioni per le pubbliche amministrazioni;
  • 700 milioni per gli interventi effettuati da soggetti privati come nel caso dei lavori in casa o nei capannoni industriali.

Solitamente a coloro che effettuano questo tipo di interventi viene restituito il 65% della spesa sostenuta. Ciò avviene entro 2 mesi dalla stipula della convenzione.

Erogazione degli incentivi del Conto Termico 2.0

I privati possono presentare le richieste di rimborso spese alla fine dei lavori, con la modalità dell’accesso diretto. Le Pubbliche Amministrazioni possono anche sfruttare anche la modalità “a prenotazione”. Questa modalità è particolarmente vantaggiosa visto che di fatto da la possibilità di usufruire degli incentivi prima dell’avvio dei lavori.

I privati che accedono al conto termico 2.0 in modalità accesso diretto riceveranno l’incentivo in un unica soluzione direttamente sul proprio conto corrente. La cifra massima che potranno ricevere sarà però di 5.000 euro.

Alle Pa invece verrà erogato subito tutto il contributo corrispondente al 65% della spesa sostenuta se faranno richiesta in modalità accesso diretto. Per quelle invece che richiederanno il contributo sfruttando la modalità a prenotazione, verrà versato un acconto all’inizio dei lavori. Il resto della cifra verrà invece erogata alla fine dei lavori.

Come funziona il Conto Termico 2.0

Il GSE eroga gli incentivi mediante delle rate annuali. La durata complessiva dell’erogazione di queste rate ha una durata che varia dai 2 ai 5 anni. Ovviamente la durata del rimborso dipende dalla dimensione degli interventi e degli impianti.

Ad esempio, nel caso dei soggetti privati e delle imprese, se l’ammontare dell’incentivo è inferiore a 5.000 euro verrà corrisposto in unica soluzione. Le PA invece possono chiedere la liquidazione del contributo statale in un’unica soluzione anche nel caso in cui quest’ultimo superi la soglia dei 5.000 euro, se hanno optato per l’accesso diretto.

Cumulabilità degli incentivi

Chiedersi se sia possibile cumulare gli incentivi del Conto Termico 2.0 con altri contributi è lecito e soprattutto è una domanda che si pongono in molti.

Ebbene la risposta a questo domanda è affermativa, tuttavia è necessario fare delle doverose precisazioni:

  • I soggetti privati come le imprese possono cumulare gli incentivi previsti dal Conto Termico 2.0 con altri incentivi di natura non statale. Non sono quindi cumulabili con le agevolazioni fiscali Irpef, i cosiddetti Ecobonus 2021 o PNT 4.0;
  • Nel caso delle Pubbliche Amministrazione invece, si potrà cumulare il Conto Termico 2021 con altri incentivi anche nel caso in cui gli altri incentivi siano statali.

Conto Termico 2.0: le novità 2021

Quali sono le differenze tra la vecchia versione del Conto Energia Termico introdotta nel 2012 e quella definita 2.0?

Ecco una breve sintesi delle novità:

  • Più soggetti ammessi: ampliamento alle società “in house” e le cooperative di abitanti;
  • Nuovi interventi di efficienza energetica;
  • Dimensione impianti: Il Conto Termico 2.0 ha aumentato la dimensione massima degli impianti che danno diritto ad accedere agli incentivi
  • Snellimento della procedura di accesso ai fondi;
  • Rata più alta. Il limite per l’erogazione dell’incentivo in un’unica rata è stato portato a 5.000 euro;
  • Tempistica ridotta: i tempi di pagamento dell’agevolazione economica per l’efficienza energetica si riducono a 2 mesi;

Conto termico 2.0: tutti gli incentivi più alti

Il Conto Energia Termico 2021 2.0 prevede un valore più elevato degli incentivi, rispetto alla versione precedente. Facciamo alcuni esempi:

  • Edifici nZEB (edifici a energia quasi zero): erogazione di una somma fino al 65% dal momento che producono energia da fonti rinnovabili
  • Isolamento termico e altro. In questo caso l’incentivo del Conto Termico 2.0 arriva fino al 40% nel caso in cui si svolgano lavori di isolamento termico di muri e coperture. Stesso discorso per la sostituzione degli infissi con modelli di nuova generazione progettati per garantire un maggiore risparmio energetico. Possono essere rimborsate anche le schermature solari, i lavori per migliorare l’efficienza dell’illuminazione degli interni, le tecnologie di Building Automation e l’installazione di una caldaia a condensazione. In quest’ultimo caso però forse è meglio ricorrere agli Ecobonus 2021, specie se si decide di installare anche un sistema per la termoregolazione degli ambienti.
  • Se abbinati aumentano: Se i lavori per l’isolamento termico siano abbinati alla sostituzione o realizzazione di altro impianto (solare termico, pompe di calore o caldaia a condensazione), l’incentivo concesso dal Conto Termico 2.0 sale al 50%.
  • Impianti e apparecchi. L’incentivo può salire fino al 65% della spesa sostenuta per la realizzazione di impianti solari termici, sistemi a pompe di calore (anche ibridi), caldaie e apparecchi a biomasse. Attenzione però alle irregolarità nel caso di eventuali controlli.
  • Rimborso diagnosi energetica e APE. E’ previsto un incentivo del 100% per le spese per la redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE).

Conto termico 2.0 anche per i privati

Innanzitutto, procediamo a definire per bene chi sono questi soggetti privati che possono accedere agli incentivi del Conto Termico 2.0. Per soggetti privati infatti si intendono:

  • Persone fisiche;
  • Condomini;
  • Titolari di reddito di impresa o di reddito agrario.

Gli interventi ammessi a questi incentivi sono l’installazione di impianti di piccole dimensioni per la produzione di energia termica e gli interventi per il risparmio energetico (sostituzioni di caldaie gpl o metano, per esempio, o nuove installazioni, valvole termostatiche, stufe a pellet e altro).

Qui di seguito abbiamo riportato una lista riassuntiva degli interventi che danno diritto agli incentivi disponibili:

  • Pompe di calore sia per la climatizzazione che per la produzione di acqua calda ad uso sanitario.
  • Sistemi ibridi a pompe di calore
  • Caldaie, termo-camini a biomassa, stufe a pellet e simili
  • Impianti solari termici e termodinamici anche nel caso in cui siano abbinati a tecnologia “solar cooling”, che permette la produzione di freddo, quindi il condizionamento nei mesi estivi.
  • Impianto solare termico per la produzione di acqua calda.

Conviene richiedere gli incentivi del Conto termico o la detrazione fiscale degli Ecobonus?

La risposta migliore a questa domanda è: dipende.

L’esempio più comune è quello relativo alla sostituzione della vecchia caldaia per il riscaldamento e l’acqua calda con una macchina di nuova generazione a condensazione. Se da un lato è vero che il Conto Termico 2.0 prevede questa possibilità, dall’altro è vero che lo Stato preferisce detrarre la “sua” spesa dall’Irpef con una rateazione di 10 anni, anziché sborsare direttamente i soldi tramite gli incentivi.

Questo si traduce con un iter burocratico piuttosto complesso per il Conto Termico, al contrario di quello degli Ecobonus. Pertanto, per questo caso specifico vi consigliamo di ricorrere alla detrazione fiscale degli Ecobonus che, tra l’altro ammonta al 65% nel caso in cui si installi contemporaneamente un sistema di termoregolazione

Ricorrendo agli ecobonus avrai anche la possibilità di ricorrere allo sconto in fattura anziché usufruire di una detrazione Irpef spalmabile in 10 anni In questo modo potrai avere uno sconto immediato sull’acquisto del bene o degli interventi effettuati, sia per l’efficientamento energetico che per i lavori di ristrutturazione edilizia.

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