Blog

Superbonus Turismo: l’agevolazione dell’80% per gli alberghi

Superbonus Turismo: ecco come funziona l’agevolazione per l’efficienza energetica per gli alberghi

Home » Blog » Pagina 11

 

Nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) diventato legge a fine 2021 era anche previsto lo stanziamento di alcuni fondi per quello che è diventato famoso come Superbonus Turismo (ecco il decreto). Questa misura è una sorta di Superbonus 110%  dedicato però agli interventi di efficientamento energetico per le strutture ricettive e gli alberghi. La misura prevedeva in particolare dei contributi a fondo perduto di ammontare fino a 100.000€ per interventi di efficientamento energetico effettuati da questo tipo di strutture.

Se anche tu hai un albergo o una struttura ricettiva e vuoi intraprendere un’operazione di miglioramento dell’efficienza energetica allora ti consigliamo di proseguire nella lettura di questo approfondimento. Qui di seguito infatti tratteremo in maniera approfondita cosa è ed in cosa consiste il Superbonus Turismo.

Cos’è il Superbonus Turismo?

Il Superbonus Turismo é un pacchetto di agevolazioni rivolte in maniera specifica alle nostre strutture ricettive. Il Superbonus Alberghi 80%(o Superbonus Hotel 80%) è stato infatti introdotto con l’obiettivo di favorire quegli interventi destinati a migliorare l’efficienza energetica, la sicurezza sismica, l’eliminazione delle barriere architettoniche e la digitalizzazione nelle strutture ricettive.

Tale bonus sarà valido fino al 31 dicembre 2024, quindi se vuoi beneficiarne hai ancora 2 anni di tempo!

Chi può usufruire del Superbonus Alberghi 80%?

I soggetti destinatari del Superbonus Turismo sono appunto le seguenti strutture ricettive:

  • imprese alberghiere;
  • imprese che svolgono attività agrituristica;
  • imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta (campeggi);
  • imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi: stabilimenti balneari; complessi termali; porti turistici; parchi tematici (inclusi parchi acquatici e faunistici).
  • Anche le imprese che sono proprietarie delle strutture immobiliari in cui è esercitata una delle attività di cui sopra possono accedere agli incentivi previsti.

Requisiti da rispettare per accedere alle agevolazioni

Per ottenere gli incentivi previsti dal Superbonus Turismo è necessario presentare apposita istanza telematica all’Agenzia delle Entrate. Inoltre, i beneficiari, al momento della presentazione della domanda, devono essere regolarmente iscritti al registro delle imprese.

Altri requisiti necessari per i beneficiari dell’agevolazione sono i seguenti:

  • gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi, in base a un contratto regolarmente registrato, da allegare obbligatoriamente alla domanda;
  • essere proprietari degli immobili oggetto di intervento presso cui sono esercitati l’attività ricettiva o servizio turistico.

Quali interventi rientrano fra quelli agevolati dal Superbonus Turismo?

Gli interventi per i quali è possibile richiedere i contributi del Superbonus Turismo per gli alberghi sono i seguenti:

  • incremento dell’efficienza energetica delle strutture;
  • riqualificazione antisismica;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • opere edilizie (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione) funzionali alla realizzazione degli interventi indicati nei primi tre punti;
  • realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per le attività termali;

E’ possibile richiedere questi contributi anche per interventi legati alla digitalizzazione delle imprese ricettive come i seguenti:

  • realizzazione ed installazione di impianti wi-fi;
  • siti web ottimizzati per il sistema mobile;
  • programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti (inclusi spazi e pubblicità per promuoverli su siti e piattaforme specializzate);
  • consulenza per la comunicazione e il marketing digitale;
  • strumenti per la promozione di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità.

In entrambi i casi, le spese agevolabili dal Superbonus Turismo includono anche quelle per la progettazione degli interventi di efficientamento energetico o per la digitalizzazione. Non rientrano invece quelle per l’acquisto di arredi e apparecchi di illuminazione.

Le agevolazioni del Superbonus Turismo per gli alberghi

Il Superbonus Turismo per gli alberghi di fatto unisce due diverse agevolazioni in una unica:

  • Credito di imposta nella misura dell’80% delle spese ammissibili, sostenute fino al 31 dicembre 2024.
  • Contributo a fondo perduto nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, sostenute fino al 31 dicembre 2024, per un importo complessivo fino a 100.000 €.

Entrambe le agevolazioni, sono cumulabili tra loro soltanto se l’importo totale non supera la spesa complessivamente ammissibile per gli interventi. Tuttavia non possono essere cumulati con gli altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche che sono previste per questi interventi.

Nel caso in cui l’ammontare complessivo delle spese ammissibili sia superiore all’incentivo massimo ottenibile è disponibile anche una “terza via” per sostenere l’eccedenza. Per farlo però è necessario che almeno il 50% di tali costi riguardi interventi di riqualificazione energetica.

Inoltre, per la quota di spese ammissibili che il Superbonus Turismo non riesce a coprire, le strutture ricettive possono accedere anche al Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica. Quest’ultimo non è altro che un finanziamento a tasso agevolato istituito dal decreto interministeriale 22 dicembre 2017.

Sia il credito d’imposta che il contributo a fondo perduto possono essere stanziati solo fino ad esaurimento delle risorse e secondo l’ordine cronologico delle domande presentate. Le risorse stanziate ammontano a 100 milioni € per il 2022, 180 milioni € per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 milioni € per il 2025.

Esaminiamo adesso le due tipologie di incentivi in maniera più approfondita.

Superbonus Turismo: in cosa consiste il credito d’imposta all’80%

Accedere al Superbonus Turismo significa avere accesso ad un credito d’imposta pari all’80% delle spese sostenute. Tale credito può essere utilizzato in compensazione tramite modello F24 presentato all’Agenzia delle Entrate, a partire dall’anno successivo a quello in cui sono stati realizzati gli interventi.

Tale credito può anche essere ceduto a soggetti terzi, banche e altri intermediari finanziari, secondo le modalità definite con provvedimento 8 agosto 2020. Di fatto quindi il credito può essere monetizzato senza dover attendere la compensazione della dichiarazione dei redditi.

Come funziona il contributo a fondo perduto?

Il contributo a fondo perduto del Superbonus Turismo non può eccedere il 50% delle spese ammissibili nè essere superiore a 100.000 €.

L’importo massimo riconosciuto è di 40.000 €. Tale importo può essere aumentato, anche in maniera cumulativa qualora fosse verificata la presenza delle seguenti condizioni:

  • fino a ulteriori 30.000 €, se l’intervento prevede spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica per almeno il 15% dell’importo totale;
  • fino a ulteriori 20.000 €, se il destinatario ha i requisiti per accedere ai benefici per l’imprenditoria femminile o quella giovanile;
  • fino a ulteriori 10.000 €, per le imprese con sede operativa nei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Di conseguenza, in Umbria, il contributo a fondo perduto può valere al massimo 90.000 €.

Il contributo a fondo perduto viene erogato in un’unica soluzione alla fine dell’intervento, tramite bonifico bancario sul conto corrente indicato al momento di presentazione della domanda. E’ però possibile richiedere un anticipo del contributo, al massimo il 30% presentando:

  • idonea garanzia fideiussoria rilasciata da una banca, da un’impresa assicurativa o da un intermediario finanziario iscritto al relativo albo,
  • oppure con cauzione costituita, a scelta, in contanti, bonifico, assegni circolari o titoli di Stato.

Se vuoi richiedere ulteriori informazioni oppure un preventivo compila il form che trovi in questa pagina con i tuoi dati!

#gates-custom-663edb0faf1e7 h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0faf1e7 h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0faf1e7 h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore!


Compila il form con i tuoi dati

Aggiornato il TICA per gli impianti fotovoltaici fino a 200 kW

Sono state modificate e integrate le e disposizioni del Testo Integrato delle Connessioni attive (TICA). Adesso è possibile utilizzare il modello semplificato per la connessione di impianti fotovoltaici di potenza fino a 200 kW

Home » Blog » Pagina 11

 

L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha recentemente modificato e integrato le disposizioni relative alle connessioni degli impianti di produzione di energia elettrica disciplinate dal TICA (Testo Integrato Connessioni Attive). La delibera del 6 dicembre 2022, n. 674, infatti previsto la possibilità di utilizzare il Modello Unico per la connessione di impianti fotovoltaici di potenza fino a 200 kW.

La delibera quindi si colloca nel contesto di semplificazione delle procedure per l’installazione degli impianti fotovoltaici. Data la potenza degli impianti investiti dalla delibera possiamo concludere che tale delibera non si rivolge solo ai contesti residenziali ma anche a quelli delle imprese. In questo modo sarà più semplice per tutti, anche per le imprese, produrre energia elettrica sfruttando l’energia del sole. Una pratica che consente dei notevoli risparmi sulle bollette elettriche e che pertanto fa goli molti imprenditori. Se vuoi scoprire di più sui vantaggi del fotovoltaico per le imprese clicca qui!

Ma in cosa consiste di preciso questa delibera dell’Arera che modifica in maniera sostanziale il TICA?

Abbiamo cercato di ricapitolare i punti principali qui di seguito.

Impianti fotovoltaici fino a 200 kW: la delibera ARERA che modifica il TICA

La delibera ARERA che modifica il TICA non si inventa nulla di nuovo. La delibera infatti recepisce quanto previsto dal Decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 2 agosto 2022, n. 297.

Proprio all’interno dello stesso decreto erano infatti stabilite le

“Condizioni e modalità per l’applicazione del modello unico semplificato di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 19 maggio 2015 agli impianti solari fotovoltaici su edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici, nonché nelle relative pertinenze, di potenza nominale complessiva fino a 200 kW, realizzati ai sensi dell’articolo 7-bis, comma 5, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28”.

E’ stato infatti in primis il Decreto del Mite del 2 agosto 2022 ad estendere il modello unico per la realizzazione, la connessione e l’esercizio a impianti solari fotovoltaici di potenza fino a 200 kW. Precisiamo inoltre che sia il decreto che il modello unico sono entrati in vigore l’8 settembre 2022.

A sua volta, tale decreto, aveva recepito quanto disposto dall’art. 10 del D.L. n. 17/2022 (cd. “Decreto Bollette” o “Decreto Energia”), convertito con legge n. 34/2022. In queste misure era stata infatti originariamente prevista l’adozione di una procedura semplificata per l’installazione di impianti fotovoltaici di potenza nominale fino a 200 kW. Tali interventi adesso rientrano a pieno diritto in quelli di edilizia libera con le conseguenti semplificazioni burocratiche ed autorizzative che tutto ciò comporta.

Il Modello Unico Semplificato

L’allegato 1 del Decreto è costituito da due parti:

  • la parte I recante i dati da fornire prima dell’inizio dei lavori;
  • la parte II con i dati da fornire alla fine dei lavori.

Il modello unico semplificato va utilizzato per la realizzazione, la modifica, il potenziamento, la connessione e l’esercizio degli impianti di produzione. Inoltre va compilato e trasmesso telematicamente al gestore di rete che verifica che:

  • la domanda sia compatibile con le condizioni previste, dandone comunicazione al soggetto richiedente;
  • per l’impianto siano previsti lavori semplici per la connessione, come definiti nel TICA stesso.

Le modifiche al TICA

Il Testo Integrato Connessioni Attive rimane disponibile sul sito di ARERA. Ovviamente però le modifiche al TICA con cui si recepisce il Decreto Interministeriale del 2 agosto 2022  non sono inserite nel testo presente sul sito. Le modifiche oggetto di questo articolo sono indicate, punto per punto, nella delibera del 6 dicembre 2022.

Se vuoi richiedere ulteriori informazioni oppure un preventivo compila il form che trovi in questa pagina con i tuoi dati!

#gates-custom-663edb0fb4974 h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fb4974 h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fb4974 h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore!


Compila il form con i tuoi dati

Solar Cash: anche per il 2023 abbiamo ottenuto la certificazione ISO 9001:2015

Il 2022 ha segnato una crescita aziendale importante ed improntata sulla qualità per Solar Cash che ci ha portato ad ottenere il rinnovo della certificazione ISO 9001

Home » Blog » Pagina 11

 

Quello che si è appena concluso, per Solar Cash è stato un anno di soddisfazioni visto che abbiamo raggiunto dei risultati davvero importanti. Se il 2021 aveva segnato una svolta per la nostra azienda, il 2022, ci ha confermato che la direzione che avevamo intrapreso due anni fa è quella giusta.

Se siamo riusciti ad ottenere dei risultati così importanti è anche merito della nostra attenzione alle novità del settore delle energia rinnovabili. Novità che fin dalla nostra nascita ci hanno sempre portato a mettere a punto dei modelli di business innovativi, il vero fulcro della nostra crescita aziendale.

Ma la nostra crescita aziendale non sarebbe stata possibile senza una corretta definizione degli standard di gestione della qualità all’interno della nostra azienda. E’ proprio la definizione di questi standard di qualità ad averci permesso dapprima di ottenere e poi di rinnovare la certificazione ISO 9001:2015.

Che cos’è la certificazione ISO 9001:2015?

Le norme della serie ISO 9000 sono state definite dall’International Organization for Standardization per delineare i requisiti per i sistemi di gestione della qualità all’interno delle aziende. Si tratta di norme generali e flessibili, applicabili ai processi e settori aziendali più svariati. La ISO 9001 è lo standard più conosciuto e utilizzato per i sistemi di gestione della qualità di tutto il mondo: infatti più di un milione di aziende sono oggi certificate secondo questa norma in 170 Paesi diversi.

Ma di preciso che cos’è la certificazione ISO 9001:2015?

È un certificato o come si dice un “marchio” il cui possesso dimostra che le attività dell’impresa rispecchiano i requisiti minimi della norma ISO 9001. In tal modo i nostri clienti finali possono riporre piena fiducia sul fatto che i servizi che forniamo, quelli di efficientamento energetico appunto, corrispondano a determinate specifiche e che tutte le fasi relative alla loro realizzazione siano ripercorribili e verificabili. Grazie a questa certificazione quindi, il rapporto di fiducia che è fondamentale tra cliente e azienda, può poggiarsi su solide basi.

L’adozione della certificazione ISO 9001 non è obbligatoria, ma il suo possesso sta diventando un attributo sempre più indispensabile per far fronte alle sfide del mercato. Oramai in tutte le gare pubbliche dello stato, negli appalti e anche nell’ affidamento di forniture importanti, si richiede il possesso della Certificazione Iso 9001.

A cosa serve la certificazione ISO 9001:2015?

La ISO 9001:2015 è infatti una normativa volta al miglioramento continuo e costante dell’azienda, con obiettivo l’ottimizzazione della struttura organizzativa. Si tratta di una scelta strategica per le imprese che vogliono incrementare la propria produzione, abbattere i costi, diventare più aggressive sul mercato e aumentare la fidelizzazione della clientela.

Molte leggende metropolitane in circolazione affermano che la certificazione ISO 9001:2015 sia costosa e incapace di dare benefici concreti alle imprese. In realtà le tempistiche di certificazione sono legate in primo luogo alle dimensioni e alla complessità dell’azienda che ne fa richiesta, e possono variare dai 3-4 mesi ad un anno.

Per quanto riguarda i costi, esistono oggi numerose possibilità di finanziamento in grado di abbattere le spese della certificazione ISO 9001 e di dare una mano in particolar modo alle piccole e nuove imprese.

#gates-custom-663edb0fb93df h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fb93df h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fb93df h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati!


Compila il form con i tuoi dati e scarica la nostra guida gratuita!

Oops! Non è stato possibile trovare il tuo modulo.

Tutti i vantaggi del fotovoltaico aziendale

Quali sono i vantaggi del fotovoltaico aziendale? Ecco perché dovresti installarne uno sul tetto del capannone della tua attività prima che sia troppo tardi!

Home » Blog » Pagina 11

 

Anche tu sei preoccupato per i costi energetici che la tua azienda dovrà sostenere?

Stai cercando in tutti modi di trovare una soluzione definitiva per non dover affossare i bilanci della tua impresa con i costi energetici?

Vuoi traghettare la tua attività verso il futuro senza impattare ulteriormente sull’ambiente?

La risposta a tutte queste domande c’è ed è molto semplice: fotovoltaico aziendale.

Negli ultimi anni infatti si parla sempre di più di energie rinnovabili e di transizione energetica. Ma non se ne parla soltanto, si agisce anche. Complici i continui rincari dell’energia che si sono verificati in questi ultimi mesi infatti, sono sempre più gli imprenditori che hanno deciso di ricorrere a questi  sistemi per abbattere i loro costi.

Ma a ben vedere, non si tratta solo di ridurre i costi energetici, si tratta anche di rendere la propria azienda più sostenibile e quindi fare un passo verso la carbon neutrality. I vantaggi del fotovoltaico aziendale sono infatti diversi e comprenderli appieno può solamente farti venire ancora più voglia di installarne uno.

Nonostante i dubbi che ancora aleggiano attorno all’energia solare, quella del fotovoltaico aziendale è una tecnologia che si sta diffondendo sempre di più. I vantaggi del fotovoltaico aziendale sono diversi e sono bastati i primi precursori ad investire in questo settore a generare un circolo virtuoso che si sta allargando sempre più. Un circolo virtuoso che è anche sostenuto dallo stato italiano e dall’Unione Europea con misure ed incentivi ad hoc volti anche al raggiungimento di determinati obiettivi prefissati da accordi internazionali da essi stessi sottoscritti.

Utilizzare i vantaggi del fotovoltaico aziendale per ricavare l’energia elettrica di cui ha bisogno la tua attività e risparmiare sui costi è senza dubbio una mossa intelligente come puoi verificare tu stesso leggendo la nostra guida cliccando qui. Vediamo meglio il perché in questo approfondimento.

I vantaggi del fotovoltaico aziendale

Come abbiamo già avuto modo di anticipare, i vantaggi di installare un impianto fotovoltaico aziendale sono diversi. Un impianto a moduli fotovoltaici, nelle aziende, può infatti far ottenere vantaggi economici non indifferenti, oltre che a contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici al tempo stesso.

Abbiamo pertanto deciso di esaminare tutti i vantaggi del fotovoltaico aziendale qui di seguito.

Quali sono i vantaggi di installare un impianto fotovoltaico aziendale?

Quali sono i vantaggi di installare un impianto fotovoltaico aziendale?

Abbattimento dei costi dell’energia con l’autoconsumo

Come abbiamo avuto modo di accennare poco fa, una una delle voci di spesa più pesanti per le aziende sono senza dubbio i loro costi energetici. Come abbattere questi costi e liberare risorse utili allo sviluppo del business della tua impresa?

L’idea è molto semplice: anziché prelevare e consumare energia a pagamento, basterebbe semplicemente prodursi da soli l’energia di cui si ha bisogno.

Uno dei vantaggi del fotovoltaico aziendale è infatti quello di garantire una certa quota di autoconsumo. L’impresa infatti può contare sull’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico per abbattere i suoi costi energetici e risparmiare sulle bollette. Questo significa che durante il giorno, quanto l’impianto produce molta energia, l’azienda è in grado di consumare la quasi totalità dell’energia che le serve per la sua attività prelevandola direttamente dal fotovoltaico.

Vantaggi del fotovoltaico aziendale: Maggiore indipendenza energetica

Aumentare sempre di più la quota di energia prelevata dalla produzione dell’impianto fotovoltaico aziendale significa anche aumentare la propria indipendenza energetica. In altre parole, più aumenta questa quota, meno bisogno ci sarà di prelevare dalla rete elettrica la corrente a pagamento. In ultima analisi, questo significa che i tuoi bilanci saranno sempre di più al riparo dal fluttuare dei prezzi energetici.

Ma non solo, dotando il tuo impianto fotovoltaico di un sistema di accumulo dell’energia, la tua indipendenza energetica sarà ancora maggiore. L’energia prodotta in eccesso dall’impianto, ovvero quella non autoconsumata, potrebbe, grazie a questi dispositivi, essere accumulata per essere utilizzata in un momento successivo. In sostanza, stiamo cercando di dirti che potresti utilizzare questa energia di notte, quando l’impianto non produce elettricità, limitando ancora di più il tuo prelievo di energia dalla rete.

Riduzione delle emissioni di CO2

Fra i vantaggi del fotovoltaico aziendale c’è anche quello di aiutare l’ambiente. Sfruttare l’energia solare per produrre energia elettrica significa ridurre il consumo dell’elettricità prodotta da fonti non rinnovabili.

Ciò comporterebbe quindi una diminuzione della quantità di anidride carbonica immessa nell’atmosfera, elemento che, come studi dimostrano, è responsabile dei cambiamenti climatici in corso. In poche parole un altro dei vantaggi del fotovoltaico aziendale è che ti permetterà di produrre energia al 100% green e sostenibile.

Vantaggi del fotovoltaico aziendale: usufruire degli incentivi fiscali

I governi che si sono succeduti in questi ultimi anni hanno avuto un tratto in comune: l’adozione di politiche volte ad incentivare la transizione energetica. Le imprese sono responsabili di oltre il 60% dei consumi totali di energia, pertanto, questo tipo di politiche non poteva non riguardare anche loro.

Oltre a ciò dobbiamo considerare che a livello europeo ed internazionale, l’Italia è stata uno dei paesi che più ha spinto per sottoscrivere accordi di riduzione delle emissioni di CO2. In particolare, l’Unione Europea si è impegnata a ridurre del 55% le sue emissioni di anidride carbonica entro il 2030. Qualora non ci riuscisse, i suoi stati membri dovranno pagare sostanziose sanzioni.

In questo contesto quindi, è utile adottare delle politiche che incentivino privati, ma soprattutto imprese, ad installare impianti a fonti rinnovabili come quelli fotovoltaici. Per questo sono, oramai da qualche anno, in vigore degli incentivi fiscali davvero vantaggiosi per le aziende di cui parliamo qui. Il vantaggio del fotovoltaico aziendale in questo caso è doppio da un punto di vista economico dal momento che ti permetterà di:

  • risparmiare sulle bollette;
  • abbattere il costo dell’investimento in modo da poterne rientrare in tempi più brevi.

Immagine aziendale migliore

Oltre ai risparmi in bolletta, fra i vantaggi del fotovoltaico aziendale, rientra senza dubbio anche una migliore immagine aziendale. Nell’epoca dei social infatti le informazioni viaggiano alla velocità della luce ed è cambiata anche la tipologia di informazioni a cui gli utenti fa attenzione. I tuoi potenziali clienti infatti sono particolarmente attente alla sostenibilità aziendale delle industrie dalle quali comprano.

Dotare la tua impresa di un impianto fotovoltaico, significa adottare una politica di sostenibilità della tua produzione. Comunicare attentamente questo aspetto può portarti ad ottenere un vantaggio competitivo non indifferente rispetto ai tuoi competitor che non l’hanno fatto. Non solo, le persone sono anche disposte a pagare di più per prodotti che rispettano l’ambiente, pertanto potresti anche aumentare i tuoi ricavi.

Sfruttare i vantaggi del fotovoltaico aziendale per perseguire un obiettivo di decarbonizzazione e ridurre il proprio impatto ambientale può portare conseguenze positive in termini di immagine, competitività ed efficienza.

L’ importanza del revamping

Comprendere le dinamiche di un impianto fotovoltaico industriale o per la tua impresa non è sempre semplice, ma è fondamentale per garantire il massimo rendimento e risparmiare sui costi energetici. A volte, un impianto già esistente può non essere al passo con le più recenti innovazioni tecnologiche o può aver perso efficienza con il passare del tempo. In queste situazioni, il revamping fotovoltaico può essere la soluzione ideale.

Il revamping consiste in un’operazione di ammodernamento dell’impianto esistente, dove vecchi componenti vengono sostituiti con nuovi di ultima generazione, più efficienti e performanti. Il revamping non solo migliora l’efficienza del tuo impianto, ma può anche portare benefici economici.

Ma come funzionano questi incentivi e come possono aiutare la tua impresa? Ecco dove entra in gioco la nostra esperienza. Noi di Solar Cash srl siamo a tua completa disposizione per guidarti attraverso l’intero processo, assicurandoci che tu possa ottenere il massimo dal tuo impianto fotovoltaico.

Scopri di più sui nostri servizi di revamping fotovoltaico e sugli incentivi disponibili. Investire nel futuro del tuo impianto fotovoltaico non è mai stato così conveniente. Non lasciare che il tuo impianto resti indietro, affronta il futuro con fiducia grazie al revamping fotovoltaico. Contatta Solar Cash srl oggi stesso per un’analisi gratuita del tuo impianto.

Se vuoi richiedere ulteriori informazioni oppure un preventivo compila il form che trovi in questa pagina con i tuoi dati!

#gates-custom-663edb0fbadb2 h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fbadb2 h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fbadb2 h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore!


Compila il form con i tuoi dati

Come raggiungere l’autonomia energetica per le imprese

Autonomia energetica per le imprese? La strada è il fotovoltaico aziendale

Home » Blog » Pagina 11

 

I costi della bolletta della luce e del gas sono saliti alle stelle, soprattutto per quanto riguarda le realtà imprenditoriali. A causa di questi costi, sono in molti i manager o proprietari di imprese a dover limitare la propria attività oppure addirittura a considerare l’idea di dover chiudere i battenti. Tuttavia, chiudere, non è l’unica soluzione per evitare questi rincari e, se anche tu sei un imprenditore, dovresti saperlo bene.

In effetti, se un attività consuma energia e gas, l’unica maniera per ridurre i costi delle bollette, è ridurre i propri consumi. Per ridurre i propri consumi, spesso non è sufficiente ammodernare i propri impianti di riscaldamento o elettrici ma è necessario adottare soluzioni più radicali. In sostanza, per ottenere l’autonomia energetica delle imprese è necessario che esse si dotino di sistemi di produzione dell’energia da fonti rinnovabili, come ad esempio il fotovoltaico aziendale. D’altronde, una così alta inflazione energetica non si verificava da molti anni, pertanto intraprendere un percorso verso l’autonomia energetica delle imprese sembra essere l’unica soluzione.

In questo approfondimento esamineremo appieno i vantaggi dell’autosufficienza energetica per aziende e come è possibile raggiungere questo obiettivo anche attraverso gli incentivi fiscali.

Le ragioni dell’aumento dei prezzi dell’energia

L’aumento delle bollette in generale, sia dell’energia elettrica che del gas, è da attribuire a fattori concatenanti, che colpiscono in particolare le imprese. Sono infatti proprio le imprese ad essere responsabili di oltre il 60% dei consumi di energia elettrica e per il 40% delle emissioni di gas serra. Inutile perciò sorprendersi di come siano proprio le piccole e grandi imprese ad essere particolarmente toccate dagli aumenti.

Prima di parlare dell’autonomia energetica delle imprese però ci pare doveroso esaminare meglio come mai i prezzi dell’energia si sono impennati. In particolare, questi aumenti dipendono da:

  • Prezzo del gas. Se subito dopo la pandemia questo era aumentato del 90% è stato inevitabile che il prezzo del metano salisse come conseguenza dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. In sostanza, la Russia, il maggio esportatore di gas a livello mondiale, ha aumentato il suo prezzo come ritorsione nei confronti delle sanzioni che l’Occidente ha applicato verso la ex Unione Sovietica. A tutto questo si aggiungono le variazioni stagionali del prezzo: ovviamente d’inverno, vista la maggiore domanda, costerà più che in estate
  • Diritti per le emissioni di CO2. Ogni impresa può acquistare, da quelle virtuose, dei diritti per le emissioni di CO2. Questo a tutti gli effetti è una forma di tassazione ambientale, in base al principio di proporzionalità e di corrispettività secondo cui ‘chi più sporca, più paga’. Ogni stato quindi incassa proventi maggiori o minori dalla vendita delle quote di emissione a seconda della fonte di energia più utilizzata per la produzione di energia elettrica. Essendo in italia utilizzato il 40% dell’energia da combustibili fossili, i proventi di questa compravendita sono sostanziosi. Se il governo attinge da queste risorse, è inevitabile che si cerchi di ripristinarle al più presto aumentando i costi dell’energia.
  • Ripresa dell’economia. Se l’economia è in ripresa, le aziende produrranno di più, pertanto consumeranno anche più energia;

L’autonomia energetica delle imprese passa attraverso la transizione ecologica

Per una grande impresa, il percorso di transizione ecologica e quindi verso l’indipendenza energetica è segnato da passaggi obbligati:

  • i diritti per le emissioni;
  • il Bilancio di Sostenibilità;
  • l’obbligo della diagnosi energetica.

Per le PMI però, il percorso verso l’autonomia energetica è ben diverso visto che non sono soggette a questi obblighi di legge. Pertanto, ad un’occhiata superficiale, per le PMI le fonti fossili potrebbero apparire anche più convenienti, se non altro per la facilità di installazione di questi sistemi.

Ma è davvero così? Quanto è saggio, rendere l’economia interna dell’azienda vulnerabile alle fluttuazioni dei prezzi dell’energia?

Abbiamo cercato di spiegare in maniera approfondita perché l’autonomia energetica delle imprese è senza dubbio la strada migliore da seguire se si vogliono ottenere risultati duraturi nel tempo.

I principi dell’autosufficienza energetica imprese

L’autosufficienza energetica delle imprese si basa su un principio semplice: quello di produrre da soli l’energia di cui si ha bisogno. Il concetto di consumatore di energia, sia per le imprese che per i singoli cittadini appartiene sempre più al passato. Produrre da soli l’energia di cui si necessità per la propria attività, tutta o in parte, significa di fatto diventare dei prosumer di energia ovvero consumatori e produttori al tempo stesso (ne parliamo meglio qui).

Meglio poi, se lo si fa grazie ad energie rinnovabili come quella solare, soprattutto oggi che le tecnologie permettono di farlo in maniera efficiente e non impattante a livello ambientale. Anzi, un’azienda che diventa sostenibile passando all’energia prodotta da impianto fotovoltaico, la tecnologia diventa un alleato sotto diversi punti di vista.

Fotovoltaico per le imprese: un ottimo alleato per rilanciare l’economia

Perseguire l’autonomia energetica della tua impresa attraverso l’installazione di un impianto fotovoltaico è un’ottima strategia. D’altronde, installare questo tipo di impianti, è come avere a disposizione della propria azienda una centrale di energia privata ad uso esclusivo, che genera benefici maggiori a lungo termine. Benefici che senza dubbio maggiori rispetto all’effettuare una diagnosi energetica per poi sostituire macchinari energivori.

Ma quali sono i vantaggi di un fotovoltaico aziendale? 

Abbiamo riassunto i principali qui di seguito:

  • Con un fotovoltaico aziendale potresti compiere un passo deciso verso l’autonomia energetica della tua impresa visto che potrai ridurre sensibilmente il prelievo di corrente dalla rete elettrica generando risparmio in bolletta;
  • Garantirai l’indipendenza energetica soddisfacendo richiesta di energia istantanea, o H24 se abbinato ad un sistema di accumulo;
  • Potrai ridurre drasticamente i costi di energia del tuo impianto termico tramite un sistema di riscaldamento elettrico alimentato direttamente dal tuo impianto fotovoltaico;
  • Otterrai considerevoli opportunità di guadagno dalla vendita di energia in eccesso non consumata con il meccanismo del Ritiro Dedicato;
  • Potrai beneficiare degli incentivi fiscali per il fotovoltaico nelle aziende che abbreviano i tempi di rientro dell’investimento (ne parliamo meglio qui);
  • Potrai favorire il passaggio a un modello di economia circolare;
  • Contribuirai in maniera tangibile alla decarbonizzazione, non solo della tua impresa ma anche dell’Italia o del paese in cui si trova,
  • La redditività della tua attività sarà senza dubbio maggiore se riuscirai a convincere i tuoi clienti a scegliere aziende sostenibili come la tua. Ciò comporta quindi anche un considerevole ritorno in termini di immagine.

Autonomia energetica delle imprese: quanto è necessario installare un impianto fotovoltaico?

Come abbiamo già avuto modo di anticipare, sono le imprese ad essere la causa dei maggiori consumi di energia. Pertanto potrebbero essere le imprese come la tua a fare la differenza nella lotta ai cambiamenti climatici che per forza di cose passa anche attraverso una loro maggiore autonomia energetica. 

Non esitare pertanto ad installare un impianto fotovoltaico aziendale! Assumi oggi un ruolo di primo piano nel processo di produzione, distribuzione e consumo di energia e migliora così il benessere del tuo business. I plus di un impresa che vuole aggredire il mercato e crescere sempre di più sono in effetti il risparmio energetico ottenuto grazie all’utilizzo di energia verde come quella fotovoltaica.

Ma come fare a capire quando è il momento giusto per puntare all’autonomia energetica delle imprese installando un fotovoltaico?

Semplice: il momento giusto per avviare la transizione energetica della tua impresa è proprio adesso! E le ragioni per cui dovresti farlo sono le seguenti:

  • gli impianti di produzione energia solare sono incentivati da bonus fiscali che abbattono il costo dell’investimento;
  • le tecnologie e le soluzioni progettuali proposte da Solar Cash, si basano sui più elevati standard qualitativi e di efficienza;
  • il costo degli impianti fotovoltaici aziendali è ai minimi storici!
  • per scoprire di più leggi questo articolo in cui spieghiamo perché conviene investire nel fotovoltaico!

Pronto a sfruttare tutti gli imbattibili vantaggi dell’autosufficienza energetica per le imprese? 

Allora compila il modulo che trovi in questa pagina con i tuoi dati. Un nostro operatore ti ricontatterà in breve tempo!

#gates-custom-663edb0fbfbb5 h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fbfbb5 h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fbfbb5 h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore!


Compila il form con i tuoi dati

Prosumer: chi sono e perché sono importanti nella transizione energetica

Le energie rinnovabili offrono sempre più opportunità per i prosumer

Home » Blog » Pagina 11

 

Il rapporto “Energy Prosumers in Europe – Citizen participation in the energy transition” di AEA ha fornito un’importante panoramica sul ruolo dei prosumer energetici europei. Secondo il rapporto, pubblicato a Settembre 2022, il numero di questi soggetti, è in forte crescita, viste anche le crescenti opportunità che sono riservate a questi soggetti.

Il rapporto in effetti mira a dimostrare come tutti i cittadini o le imprese possano diventare a tutti gli effetti dei veri e propri prosumer di energia. In questo modo, il cambiamento verso un mondo più green e sostenibile avverrebbe dal basso e non dall’alto: sarebbe quindi molto più efficace. Un obiettivo, quest’ultimo, che anche l’Unione Europea vuole favorire in modo che gli obiettivi climatici prefissati siano più facili da raggiungere.

Oltre ad esaminare i contenuti di questo rapporto è però bene chiarire qual è il ruolo di questi prosumer energetici, chi sono con esattezza e quali sono le loro caratteristiche. In questo modo saranno anche chiari tutti i vantaggi del diventare prosumer.

Cosa è il rapporto AEA?

Questi ultimi mesi che stiamo vivendo sono mesi particolarmente strani e che saranno ricordati per diverso tempo. Negli ultimi due anni abbiamo infatti attraversato una pandemia prima, ed una cristi energetica poi. Inevitabile che tutta questa situazione abbia delle ripercussioni anche sul prezzo dell’energia. Prezzi che sono sensibilmente aumentati e che almeno per un po’ non saranno destinati a scendere gettando ombre sul futuro.

Di fronte a uno scenario così incerto, l’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha voluto presentare un nuovo report nel quale è analizzato il ruolo dei prosumer. Nel rapporto si restituisce una una panoramica precisa su questo nuovo soggetto che sta rivoluzionando le dinamiche del sistema di produzione e distribuzione dell’energia.

All’interno del rapporto inoltre viene evidenziato l’importante ruolo che costoro possono svolgere per risollevare l’attuale situazione critica e per contribuire alla transizione energetica. Inoltre il rapporto tenta anche di spiegare le ragioni per cui i governi dovrebbero sostenere iniziative volte a promuovere la nascita e lo sviluppo di nuovi prosumer energetici.

Ma prima di capire perché è importante e quali misure dovrebbero essere prese, analizziamo meglio chi sono i prosumer.

Una panoramica sui prosumer energetici

La rivoluzione energetica in atto in questo ultimo periodo passa attraverso l’azione dei prosumer, questo non è un segreto. Ma chi sono i prosumer?

Il termine prosumer nasce dalla fusione di due termini inglesi: consumer e producer. Il neologismo quindi indica un soggetto che allo stesso tempo produttore e consumatore di energia. Questo nuovo soggetto quindi assume un ruolo attivo in tutte le fasi della produzione, della distribuzione e del consumo dell’energia generata da fonti rinnovabili.

Se è stata e sarà sempre più possibile la diffusione di questo tipo di soggetto è merito anche e soprattutto delle energie rinnovabili come ad esempio l’energia fotovoltaico. Le rinnovabili infatti permettono di soddisfare le esigenze di autoconsumo dei cittadini e delle imprese oltre a cedere alla rete pubblica l’energia che questi impianti producono in eccesso, ovvero quella che non viene autoconsumata. Questa energia prodotta in eccesso viene quindi a tutti gli effetti messa a disposizione degli altri consumatori di energia. Un prosumer quindi, ovvero un soggetto che ad esempio possiede un impianto fotovoltaico e che cede l’energia prodotta da questo impianto che non consuma alla rete nazionale, ha una partecipazione energetica attiva che viene definita prosumption.

Le differenti tipologie di prosumer

All’interno del rapporto dall’AEA vengono inoltre presentate le più comuni tipologie di prosumer. Le abbiamo riportate qui di seguito:

  • Singole famiglie. Ogni nucleo familiare può decidere se installare o meno sul proprio tetto un impianto fotovoltaico con il quale produrre energia per il proprio fabbisogno e di inviare le eccedenze alla rete pubblica;
  • Gruppi di autoconsumo collettivo all’interno di un edificio. L’esempio di questa tipologia riguarda un condominio che decide di installare pannelli solari sul tetto dello stabile. In questo modo il condominio permette ai condòmini di formare una rete di autoconsumo energetico interna;
  • Piccole e medie imprese e istituzioni pubbliche. Se un’azienda, una scuola o un ufficio governativo e decidono di installare un impianto fotovoltaico sul tetto dei loro edifici possono avere energia a disposizione per tutte le loro attività;
  • Comunità Energetiche: si tratta di associazioni costituite da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati che decidono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili e l’autoconsumo, tramite un modello di condivisione.

Quali sono i benefici di essere un prosumer?

Passare dall’essere dei semplici consumatori di energia a dei prosumer può far ottenere numerosi vantaggi. Il rapporto dell’AEA li suddivide in tre grandi aree che riportiamo qui di seguito:

  • Benefici ambientali. Ogni prosumer contribuisce in maniera attiva alla diffusione dell’utilizzo di impianti di produzione dell’energia da fonti rinnovabili. Questo significa che ognuno di questi soggetti contribuisce attivamente al ridurre la  la necessità di energia prodotta da combustibili fossili e quindi alla riduzione di emissioni di CO2.
  • Benefici sociali. Quando un soggetto si dota di impianti di produzione dell’energia da fonti rinnovabili ed immette l’energia che tale impianto produce in eccesso in rete, contribuisce a creare un senso di comunità con coloro che la consumano. Non importa se siano soggetti della stessa città o dello stesso condominio: il senso di comunità si crea quando si condivide qualcosa, in questo caso l’energia.
  • Benefici finanziari. diventare prosumer garantisce una riduzione dei costi energetici oltre che un’opportunità di guadagno, grazie alla possibilità di vendita dell’energia prodotta in eccesso. Volendo essere terribilmente concreti quindi, diventare un prosumer di energia, per le imprese, potrebbe significare abbattere notevolmente le loro bollette che nei casi più estremi significa fare la differenza tra la prosecuzione e la cessazione di un’attività.

Il potenziale dei prosumer nella produzione energetica europea

Cosa succederebbe se imprese, cittadini, ed enti pubblici diventassero dei prosumer di energia?

Il report di AEA fornisce una proiezione al 2050 abbastanza confortante. Se infatti la quasi totalità dei soggetti presenti sulla terra diventasse prosumer di energia si potrebbe riuscire ad arrivare a coprire la quasi totalità della domanda di energia delle famiglie.

Il problema è semmai un altro. Come è possibile fare in modo che questo accada?

Senza dubbio, anche come spiega bene lo stesso rapporto, dovranno essere introdotte politiche nazionali ed europee più favorevoli all’installazione di impianti di produzione da fonti rinnovabili. Solo incentivando l’installazione di questi impianti, che di certo non costano poco, sarà possibile far diventare sempre più cittadini ed imprese prosumer di energia.

Il Green Deal europeo è uno dei più importanti strumenti con cui l’Europa è pronta a intervenire per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Ma da solo non basta: è infatti necessario indubbiamente velocizzare i processi.

Accanto ad esso, di grande importanza è anche il Piano REPowerEU al cui interno assume un ruolo rilevante l’iniziativa Solar Rooftop. Questa infatti prevede l’obbligo legale graduale dell’installazione di pannelli solari su nuovi edifici pubblici e commerciali e nuovi edifici residenziali.

Ma tutto questo non basta. E’ necessario anche approvare misure di incentivo per il fotovoltaico e le altre energie rinnovabili anche a livello dei singoli stati. Ed è necessario innanzitutto tararle per le imprese visto che sono questi soggetti ad avere i maggiori consumi energetici e le maggiori superfici a disposizione per l’installazione di impianti ad energie rinnovabili. A questo proposito puoi dare un’occhiata agli incentivi per il fotovoltaico aziendale in vigore in Italia cliccando qui!

Conclusione

A questo punto possiamo facilmente concludere che i prosumer sono la chiave per raggiungere l’indipendenza energetica dei paesi che fanno parte dell’Unione Europea, e non solo questi paesi. Per questo motivo è ovvio che l’Unione Europea deve puntare a favorire in qualsiasi modo la loro diffusione. In particolare è necessario abbattere le barriere normative e soprattutto potenziato lo sviluppo tecnologico.

D’altronde è evidente che più il numero dei prosumer crescerà più i sistemi politici e di approvvigionamento dell’energia europei ne trarranno giovamento. Ma non solo. Più saranno i prosumer, più il processo di transizione energetica verrà agevolato e con esso si ridurrà la a dipendenza dalle importazioni (con il dannoso fluttuare dei prezzi) oltre che le emissioni di gas serra.

Ovviamente non basta solamente introdurre incentivi all’installazione di impianti a fonti rinnovabili o introdurre normative a livello europeo per fare in modo che ciò accada. E’ necessario un impegno comune che parta soprattutto dal basso ovvero da noi cittadini. Siamo infatti noi stessi i primi protagonisti di quella che potrebbe essere una nuova e sostenibile strada futura. Decidere di installare un impianto fotovoltaico è il più grande contributo che ognuno di noi può dare e che può assicurarci di costruire un domani migliore.

Sei pronto a far diventare la tua azienda un prosumer di energia in modo da abbattere le bollette dell’energia e le emissioni di gas serra?

Allora compila il modulo che trovi in questa pagina con i tuoi dati. Un nostro operatore ti ricontatterà in breve tempo!

#gates-custom-663edb0fc4789 h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fc4789 h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fc4789 h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore!


Compila il form con i tuoi dati

Solar Attack: arriva il bando della regione Umbria per il fotovoltaico in azienda

La regione Umbria ha pubblicato il bando Solar Attack stanziando 26 milioni di euro per sostenere gli investimenti delle imprese in rinnovabili.

Home » Blog » Pagina 11

 

La crisi energetica si fa sentire sulle tasche delle famiglie ma soprattutto delle imprese italiane con particolare riferimento a quelle che risiedono in Umbria. Perugia infatti risulta la città italiana nella quale i rincari di luce e gas sono stati più elevati mettendo ancora di più a dura prova le tasche di imprenditori e famiglie.

Le istituzioni non sono rimaste a guardare gli effetti della crisi energetica ma sono passate all’azione cercando di dare una spinta alla transizione energetica delle imprese del territorio. In questo contesto si collocano le risorse stanziate dal bando Solar Attack approvato dalla Regione Umbria in questi giorni.

Proprio grazie al bando infatti i consiglieri regionali hanno destinato importanti risorse per la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica derivante da fonte solare in modo da favorire l’autoconsumo energetico. Sono proprio gli impianti fotovoltaici installati su su edifici, pensiline o a terra e relativi ed eventuali sistemi di accumulo fino a 100 Kwh sono fondamentali per garantire un livello più alto di indipendenza energetica.

Ma cosa stabilisce il bando Solar Attack di preciso? Ne parliamo meglio qui sotto.

Il bando Solar Attack della regione Umbria in dettaglio

Il bando Solar Attack prevede incentivi diversi a seconda della “taglia” dell’investimento per la realizzazione degli impianti fotovoltaici per le aziende. Possono essere infatti incentivati impianti:

  • small: ovvero impianti fino a 75 kWp che prevedano un minimo di spesa di 20.000 €;
  • medium: ovvero impianti da 75 kWp a 150 kWp;
  • large: ovvero impianti di potenza superiore a 150 kWp per un contributo massimo di 150.000 €.

L’ammontare delle risorse del bando Solar Attack è poi suddiviso a sua volta in due categorie di beneficiari:

  • alle PMI spettano risorse per un ammontare pari a 20 milioni di € con diverse possibilità di usufruire dei fondi anche in base all’investimento da realizzare. Di questi 20 milioni, in particolare, 15 sono destinati al settore manifatturiero e 5 al settore turistico e commerciale.
  • alle Grandi imprese sono destinati invece i restanti 6 milioni di € per impianti fotovoltaici che prevedano un investimento che va dai 20.000 ai 2.000.000 di euro.

Spese ammissibili

Il bando Solar Attack ammette alla richiesta dei fondi tutte quelle spese sostenute per la realizzazione di impianti fotovoltaici e sistemi di
accumulo, che soddisfino il 120% dei consumi. In particolare vi rientrano le seguenti voci di spesa:

  • Progettazione: costi per progettazione, direzione lavori, eseguiti e fatturati da tecnico iscritto ad albo professionale o da altro soggetto abilitato, nel limite del 10% del costo dell’impianto fotovoltaico.
  • Materiali inventariabili: costi relativi all’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, componenti, nonché le relative spese di montaggio e allacciamento;
  • Lavori: costi relativi a opere edili, strettamente connesse e dimensionate, anche dal punto di vista funzionale, all’installazione degli impianti nel limite del 15% costo dell’impianto fotovoltaico che si intende installare.

Scadenze del Bando Solar Attack

Le domande per ottenere i fondi stanziati dal bando potranno essere compilate dal 25 gennaio 2023. Esse potranno inoltre essere inviate dalle ore 10:00 del 30 gennaio 2023 fino alle ore 12:00 del 28 febbraio 2023.

L’incontro con gli imprenditori

Solar Attack è stato spiegato nei dettagli il 28 novembre mattina nella sede perugina di Confindustria Umbria. Presenti all’incontro con gli imprenditori erano il presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli, il Senior Advisor per la Transizione Energetica di Confindustria Massimo Beccarello e l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni.

Briziarelli ha commentato:

“Si tratta di una misura importante che recepisce molte delle richieste formulate dalla nostre aziende associate e di un intervento tempestivo e consistente in termini di risorse stanziate. La dotazione complessiva è di 26 milioni di euro. Ogni iniziativa che affronti in modo serio la nostra carenza di produzione di energia è sicuramente ben accetta”.

Fioroni ha aggiunto puntando il dito:

“Nella politica energetica nazionale degli ultimi anni è mancata la capacità di programmare e fare scelte coraggiose. Nella manovra che sostiene fortemente l’autoconsumo c’è la volontà anche della Presidente Tesei. La manovra non ha mai previsto tante risorse sull’energia. Il solar attack è versatile e risponde alle varie esigenze delle imprese”.

Trovi maggiori dettagli sul bando Solar Attack cliccando qui!

E ora, se vuoi scoprire qualche informazione utile in più sugli impianti fotovoltaici per le aziende delle regione Umbria, non esitare a contattarci compilando il modulo che trovi qui di seguito.

#gates-custom-663edb0fc91d7 h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fc91d7 h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fc91d7 h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore!


Compila il form con i tuoi dati

Riscaldamento capannoni: le migliori soluzioni per un giusto comfort termico

Alla scoperta delle migliori soluzioni per il riscaldamento dei capannoni che ti permetteranno di risparmiare sulle bollette del gas e di garantire un adeguato comfort termico ai tuoi dipendenti

Home » Blog » Pagina 11

 

Riscaldare i capannoni è ben più complicato del riscaldare gli ambienti domestici o i piccoli uffici (ne abbiamo parlato anche qui). Nel progettare un impianto di riscaldamento dei capannoni infatti si deve per forza di cose tenere conto delle ampie volumetrie di questi edifici oltre che delle grandi altezze in cui si sviluppano.

Ma non solo. I capannoni impiegati nelle attività produttive o imprenditoriali sono infatti anche scarsamente isolati da un punto vista termico. Inoltre spesso, le aperture verso l’esterno di tali edifici difficilmente rimangono chiuse permettendo al freddo di penetrare all’interno della struttura.

Ne consegue che ogni sistema di riscaldamento industriale installato nei capannoni dovrà essere pensato e progettato in base alle specifiche esigenze dell’azienda. Ma soprattutto ne consegue anche che riscaldare un edificio di questo tipo, per le imprese, significa affrontare delle spese molto elevate. La necessità di garantire il giusto comfort termico ai lavoratori ed alle apparecchiature si scontra costantemente con quella di cercare di abbattere i costi energetici. Un obiettivo, quest’ultimo, che specie dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e le conseguenti sanzioni imposte all’ex URSS, è sempre più difficile raggiungere.

Oggi esistono diverse soluzioni in grado di abbattere i consumi di gas e di elettricità garantendo comunque un buon riscaldamento all’interno dei capannoni industriali. Abbiamo parlato al plurale perché come accennavamo poco fa, ogni impresa o attività ha le sue specifiche necessità, pertanto non sarebbe corretto affermare che la stessa soluzione può andare bene per tutti. Per questo il nostro consiglio è quello di effettuare un’accurata Diagnosi Energetica, in modo da capire anche se esiste la possibilità di sfruttare energia autoprodotta o calore residuo di processo.

In ogni caso, in questo approfondimento, abbiamo chiesto ai nostri tecnici esperti di spiegarci quali sono le migliori soluzioni per il riscaldamento capannoni. Per migliori soluzioni intendiamo quelli più efficaci in termini di riduzione dei consumi di gas a parità di efficienza.
Stai cercando degli incentivi per sostituire il tuo impianto di riscaldamento in azienda? Clicca qui e scopri quelli del 2024!
Continua a leggere per scoprire di più!

Cosa considerare quando si deve installare un sistema di riscaldamento per capannoni industriali?

Per capire qual è il sistema di riscaldamento capannoni più adatto alla attività, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è innanzitutto necessario eseguire un’accurata analisi degli edifici su cui si intende installarlo. L’analisi dovrà prestare particolare attenzione a questi fattori:

  • Volumetria e altezza del fabbricato. Un fabbricato con ampi volumi o con un altezza importante sarà ovviamente più difficile da riscaldare in modo adeguato. Questo perché l’aria calda tende a muoversi verso l’alto, pertanto può esserci una differenza di temperatura notevole tra l’alto ed il basso del capannone. Pertanto se il capannone si sviluppa in altezza, per garantire un adeguato comfort termico, è necessario consumare molta energia o gas per riscaldare l’ambiente.
  • Involucro edilizio. Il riscaldamento del capannone passa anche attraverso un efficiente sistema di isolamento termico dell’edificio. Purtroppo però, generalmente, questo tipo di edifici non possiede delle ottime caratteristiche di isolamento termico ed è soggetto ad una forte dispersione termica.
  • Individuazione e separazione delle aree che necessitano di un riscaldamento costante da quelle che non lo necessitano. Questo semplice accorgimento può portare ad un risparmio energetico davvero notevole.
  • Ore di riscaldamento giornaliere. E’ necessario considerare il periodo di occupazione del capannone per capire quale sistema di riscaldamento è più efficiente in relazione alle ore utili.

Riscaldamento capannoni

Le tecnologie su cui si basano i sistemi per il riscaldamento dei capannoni di un attività industriale, logistica, commerciale o di qualunque tipo di impresa sono diverse. Ognuna di esse si differenzia dalle altre per molteplici aspetti come ad esempio i seguenti:

  • combustibili utilizzati,
  • strategia di approvvigionamento di questi combustibili;
  • se è necessaria o meno l’elettricità per ottenere il calore desiderato,
  • se è previsto o meno l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili,
  • come viene utilizzato il calore prodotto per riscaldare gli ambienti,
  • l’efficienza del sistema di riscaldamento dei capannoni.

Per essere ancora più chiari, in commercio esistono caldaie in grado di generare una grande potenza a gas naturale, a gasolio e biomassa. Ma esistono anche impianti che sfruttano la tecnologia delle pompe di calore, che magari riescono sia a riscaldare che a raffrescare gli ambienti sui quali sono installate.

Abbiamo riassunto le principali soluzioni sulle quali si basano i diversi sistemi di riscaldamento capannoni qui di seguito.

Impianti a gas naturale

Gli impianti a gas naturale, così come quelli a gasolio, continueranno, almeno nel breve periodo, ad essere una tra le soluzioni più scelte. Nel lungo periodo invece, ricorrere a questi sistemi sarà una soluzione sempre meno conveniente: basta comprendere cosa sta succedendo adesso con i continui rincari sul costo del gas.

Tuttavia, dobbiamo anche considerare che, per coloro che possiedono un impianto di riscaldamento di questo tipo, sostituirlo potrebbe essere una spesa molto onerosa. Per questo spesso costoro optano per una riqualificazione dell’impianto e non per una sua sostituzione. E spesso, una riqualificazione dell’impianto prevede il cambio del combustibile con cui è alimentato (ad esempio da metano a gpl). Con una fuel switching fatta adeguatamente si possono anche riuscire a ridurre i costi del riscaldamento dei capannoni anche del 25%.

Impianti di riscaldamento capannoni a biomassa

Una soluzione per il riscaldamento dei capannoni potrebbe essere rappresentata dai sistemi a biomassa. Specifichiamo che per biomassa intendiamo impianti per la combustione di trucioli di legno, scarti della lavorazione del legno, pellet e cippato.

Indubbiamente infatti ricorrere alle biomasse per produrre il calore necessario al riscaldamento del capannone è sicuramente più vantaggioso da un punto di vista economico.  Un risparmio maggiore significa anche che il tempo di rientro dell’investimento per l’installazione di questo tipo di riscaldamento sarà indubbiamente minore. Risparmio maggiore che è stato messo a dura prova dai recenti rincari subiti dalle biomasse, ma che in futuro sarà ancora garantito.

Inoltre, l’alimentazione a biomassa degli impianti di riscaldamento ti permetterà di far diventare la più azienda ancora più carbon free visto che potrà beneficiare di una notevole riduzione delle emissioni di CO2.

Cogeneranzione

La cogenerazione di energia consiste nell’avvalersi di sistemi in grado di produrre energia termica ed energia elettrica all’interno di un unico dispositivo (ad esempio la caldaia a idrogeno). Addirittura, in alcuni casi, è possibile anche produrre energia frigorifera rendendo fattibile un impianto di trigenerazione.

Alcuni cogeneratori inoltre utilizzano la tecnologia della condensazione e riescono a recuperare il calore latente dei fumi di scarico riutilizzandolo per il riscaldamento degli ambienti. Per questo tali sistemi di riscaldamento dei capannoni hanno un rendimento davvero elevato.

Il vantaggio di un sistema di cogenerazione è il fatto si tratta di un sistema compatto e dimensioni ridotte, almeno rispetto a quelle del capannone. Il sistema è infatti composto da un motore, un generatore, un sistema di recupero del calore, un mantello insonorizzato e da un sistema di regolazione. Infine si tratta di un sistema di facile installazione.

Riscaldamento capannoni a pompa di calore

Un’altra tecnologia per riscaldare i capannoni o i magazzini di un’impresa è quella delle pompe di calore ovvero di dispositivi in grado di trasferire in modo efficiente energia da una sorgente all’altra.

Le pompe di calore sono particolarmente convenienti per questi motivi:

  • dimensioni particolarmente ridotte, 
  • bassa rumorosità,
  • basso impatto ambientale,
  • ridotti consumi di energia elettrica che può essere anche prodotta da un impianto fotovoltaico,
  • capacità sia di riscaldare gli ambienti che di raffreddarli. Proprio quest’ultima caratteristica è davvero interessante visto che permette di utilizzare questi dispostivi sia d’estate che d’inverno.

I migliori sistemi di riscaldamento

Ognuna delle soluzioni sopra elencate corrisponde in genere un sistema che più si adatta alle caratteristiche della tecnologia impiegata. Abbiamo cercato di riassumere insieme ai nostri esperti i migliori sistemi di riscaldamento dei capannoni industriali qui di seguito.

  • Riscaldamento a pavimento. Si tratta di un sistema di distribuzione del calore che sfrutta serpentine posizionate al di sotto del pavimento della superficie da riscaldare. I capannoni industriali sono scarsamente isolati dal punto di vista termico oltre ad essere molto alti, per questo il riscaldamento a pavimento è un sistema che permette di mantenere in maniera efficace il calore nella parte bassa dell’ambiente.
  • Tubi microforati. Si tratta di tubazioni forate per il passaggio dell’aria che sono sistemati solitamente nella parte alta del capannone e consentono quindi una distribuzione del calore omogenea. Solitamente questo sistema è collegato ad una centrale termica che sfrutta la tecnologia di caldaie, pompe di calore ecc. oltre ad una unità di trattamento dell’Aria. Per adatta a capannoni aperti o molto alti è necessario utilizzare dei de-stratificatori.
  • Generatori d’aria calda da parete. Si tratta di sistemi riscaldamento capannoni “puntuali” e semplici composti solamente da una ventola e da un bruciatore. La ventola non fa altro che diffondere l’aria scaldata dal bruciatore. Solitamente questi sistemi sono poco efficienti e pertanto non sono molto utilizzati.
  • Riscaldamento a irraggiamento. Questi sistemi utilizzano i raggi infrarossi che riscaldano solamente alcune zone del capannone individuate in precedenza come ad esempio quelle in cui si trovano i dipendenti che lavorano. Sono in grado di direzionare il calore in modo efficace non provocando movimenti d’aria. Pertanto quindi garantiscono una minore dispersione termica.

Solar Cash: i tuoi esperti i sistemi di riscaldamento per i capannoni industriali

Stai cercando anche tu di risparmiare il più possibile sulle bollette per il riscaldamento dei capannoni della tua azienda? Allora rivolgiti ai nostri esperti per trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze. Compila il form in questa pagina con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore!

#gates-custom-663edb0fcdedd h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fcdedd h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fcdedd h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore!


Compila il form con i tuoi dati

Credito d’imposta gas ed elettricità per le imprese: come cambia con il DL176/2022?

Credito d’imposta gas ed elettricità per le imprese: ecco come cambia dopo l’approvazione del Decreto Aiuti Quater

Home » Blog » Pagina 11

 

Il credito d’imposta gas ed elettricità per le imprese sarà prorogato. Questa è la conclusione che è possibile trarre dopo l’approvazione del Decreto Aiuti Quater (Decreto Legge 18 novembre 2022, n. 176)  da parte del governo Meloni.

Assieme ad esso verrà prorogato anche il credito d’imposta sul carburante agricolo fino a dicembre 2022. Inoltre, mentre queste misure venivano definite più precisamente, è stato convertito in legge il precedente DL Aiuti Ter. Quindi è stata parimenti confermata l’estensione a 62mila euro della garanzia Ismea sui finanziamenti per fronteggiare il caro energia.

La pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto Aiuti Quater (entrato in vigore il 19 novembre 2022) e la conversione in legge del DL Aiuti Ter (entrato in vigore il 17 novembre 2022) sono arrivate in rapida successione. D’altronde non poteva essere altrimenti visto che sono dei provvedimenti concatenati fra di loro visto che uno proroga le misure contenuto dell’altro.

Questi sono provvedimenti che, come abbiamo appena avuto modo di anticipare, porteranno importanti novità al mondo agricolo e al mondo imprenditoriale. Abbiamo quindi deciso di esaminare attentamente la proroga del credito d’imposta gas ed elettricità per le imprese e le altre misure contenuti in questi provvedimenti in questo articolo.

Continua a leggere per scoprire tutte le novità!

Se vuoi conoscere le novità sulla cessione del credito d’imposta dopo l’approvazione del Decreto Legge 11/2023, leggi il nostro articolo aggiornato qui.

La proroga del credito d’imposta gas ed elettricità per le imprese

Una delle missioni più importanti del governo presieduto da Giorgia Meloni è sicuramente quella di contrastare il caro energia. Per questo con i DL elencati in precedenza, il governo ha di fatto prorogato le misure già adottate negli scorsi mesi a sostegno di tutte le imprese dal Governo di Mario Draghi. Tra questi figura appunto il credito di imposta gas ed elettricità per le imprese.

credito di imposta gas ed elettricità per le imprese: la proroga di quello relativo all’elettricità

La legge di conversione conferma quanto contenuto nel Decreto Aiuti Ter. Questo significa che:

  • le imprese non energivore dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW potranno fruire di un credito d’imposta pari al 30% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente. Questo credito d’imposta potrà essere utilizzato nei mesi di ottobre e novembre 2022 solo nel caso in cui si sia verificato un aumento del prezzo di acquisto superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
  • Le imprese energivore potranno usufruire della stessa misura ma con un aliquota del credito d’imposta per l’elettricità aumentata al 40%.

Il Decreto Aiuti Quater, voluto dal Governo Meloni, invece proroga la scadenza di tale misura al mese di dicembre 2022.

Credito d’imposta per le imprese per il metano

Anche in questo caso la legge di conversione conferma quanto contenuto nel Decreto Aiuti Ter. Questo significa che:

  • alle imprese si applica un’aliquota di credito d’imposta del 40% per la spesa sostenuta per l’acquisto, in relazione ai consumi dei mesi di ottobre e novembre 2022. Anche in questo caso è necessaria la condizione che si sia verificato un aumento dei prezzi del gas superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
  • La stessa aliquota del credito d’imposta per il gas è confermata anche per le imprese gasivore.

Il Decreto legge Aiuti Quater del governo Meloni proroga tale misura sul mese di dicembre 2022.

Carburanti agricoli

Non solo credito d’imposta gas ed elettricità per le imprese in genere. La conversione in legge del Decreto Aiuti Ter e l’approvazione del successivo Decreto Aiuti Quater porta con sé anche delle misure specifiche per le imprese agricole e della pesca e per quelle agromeccaniche.

Per queste imprese la conversione del Decreto Aiuti Ter conferma l’estensione al quarto trimestre 2022 del credito di imposta per acquisto di carburante a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto di gasolio e benzina per la trazione dei mezzi utilizzati. Questo credito d’imposta ammonta al 20% dei costi effettivamente sostenuti per l’acquisto del carburante effettuato nel quarto trimestre solare del 2022. Ovviamente tale acquisto dovrà essere comprovato dalle relative fatture d’acquisto, al netto dell’imposta sul valore aggiunto.

Il credito di imposta riguarda anche le imprese agromeccaniche (contoterzisti) e l’utilizzo per il riscaldamento delle serre, dei fabbricati produttivi utilizzati per gli allevamenti animali. In questo modo l’allora governo Draghi ha cercato di venire incontro alle richieste dei settori maggiormente colpiti dall’aumento dei costi energetici. Tuttavia il governo Meloni non ha incluso questa misura nelle proroghe previste dal DL Aiuti Quater.

Nel DL 176/2022 a firma del neo-governo è però contenuta la proroga, dal 19/11 al 31/12/2022 delle aliquote base sulle accise di benzina e gasolio. Riportiamo quindi qui di seguito quelle che sono state prorogate:

  • Benzina agricola: 234,42 euro/1.000 litri;
  • Gasolio agricolo: 80,83 euro/1.000 litri.

Garanzia Ismea al 100%: fino a 62mila euro

La legge di conversione del Decreto Aiuti Ter infine non modifica l’articolo 17 di questo provvedimento. Era proprio l’articolo 17 ad innalzare l’importo massimo dei finanziamenti garantiti Ismea, con copertura al 100%, relativamente al credito bancario richiesto dagli agricoltori per fronteggiare il caro energia.

Se tale limite era stato previsto ed individuato dall’articolo 20 del Decreto Aiuti Bis nel limite in 35mila euro ora è stato innalzato a 62mila.Tale innalzamento della soglia assoggettabile a garanzia del 100%, vigente il Decreto Legge, come già riportato in questo articolo, era stato già approvato anche dalla Commissione Ue.

Per rimanere aggiornato sulle ultime novità compila il form in questa pagina con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore!

Scopri come funzionerà nel primo trimestre 2023 cliccando qui!

#gates-custom-663edb0fd2abf h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fd2abf h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fd2abf h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore!


Compila il form con i tuoi dati

Il risparmio energetico aziende, la chiave dell’ecosostenibilità

Vuoi dare un svolta green alla tua azienda ma non hai ancora capito cosa comporta? Scegli Solar Cash per puntare tutto sul risparmio energetico della tua azienda

Home » Blog » Pagina 11

 

Portare il risparmio energetico nelle aziende è un compito arduo e non immediato. Tuttavia è uno di quegli sforzi che valgono la pena di essere compiuti visto che è l’unica strada da percorrere se si vuole ridurre l’impatto ambientale della propria attività. Installare un impianto fotovoltaico aziendale infatti ti permetterà di fare un passo importante verso la Carbon Neutrality della tua impresa. Ma non solo, grazie a questa tecnologia potresti anche risparmiare un’enorme quantità di energia.

Installare il fotovoltaico per produrre energia elettrica quindi è un grande passo in ottica di rendere la tua azienda sostenibile. Ma cosa significa rendere un’ impresa sostenibile? Cosa c’entra il risparmio energetico aziende con la loro sostenibilità?

Abbiamo cercato di fare chiarezza in questo approfondimento. Per scoprire di più continua a leggere!

Quando un’impresa è sostenibile?

Un’impresa sostenibile è un impresa che fa di tutto per ridurre il proprio impatto ambientale (carbon footprint), sociale ed economico. Ogni azienda, durante lo svolgimento delle proprie attività, può infatti produrre effetti dannosi sull’ambiente. Una volta che l’azienda avrà acquisito questa consapevolezza potrà dire di essere pronta a migliorare il proprio business. Come? Mettendo in campo quelle azioni volte a ridurre i propri effetti dannosi sull’ambiente.

La prima cosa da fare è ragionare strategicamente in modo da includere scelte e comportamenti aziendali e di marketing orientati al rispetto dell’ambiente. Adottare politiche di risparmio energetico delle imprese sfruttando l’energia solare e quindi installando impianti fotovoltaici è sicuramente parte del ragionamento.

Vogliamo spingerci oltre. La sostenibilità è a nostro avviso un sinonimo di risparmio energetico per le aziende. Questo perché  ottimizzare i propri processi in un’ottica green significa anche ridurre tempistiche e sprechi inutili all’interno della propria attività. Inoltre, queste pratiche contribuiscono in maniera significativa ad aumentare i profitti aziendali dal momento che i consumatori sono molto attenti a queste scelte premiando le aziende che lo compiono.

Ma tutto ciò non basta. Per diventare un’impresa sostenibile infatti è necessario anche considerare vari fattori sociali. Potrebbe essere utile, ad esempio, favorire lo sviluppo sociale della propria azienda nel rispetto dei diritti e della salute dei propri dipendenti.

Risparmio energetico e considerazione di fattori sociali sono quindi gli accorgimenti da mettere in atto se vuoi far diventare più sostenibile la tua impresa.

Le scelte green favoriscono il risparmio energetico aziende

Per il momento abbiamo solamente parlato delle politiche che un impresa può adottare per potersi definire sostenibile. Ma la sostenibilità delle imprese porta anche diversi vantaggi che derivano dalle scelte green che hanno adottato. Proviamo ad elencare questi vantaggi qui di seguito.

Vantaggi ambientali

L’adozione di politiche di riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive delle imprese porta dei vantaggi tangibili all’ambiente. L’adozione di politiche di risparmio energetico per le aziende e la conversione dei sistemi di produzione dell’energia da fonti rinnovabili ha conseguenze positive non solo sulla Terra ma anche direttamente sulla tua impresa.

Da un lato la riduzione delle emissioni di CO2 può certamente contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici in atto. Dall’altro, dare un’immagine green significa mostrarsi consapevoli delle problematiche ambientali. Ed oggi il rispetto del nostro pianeta è fondamentale non solo dal punto di vista etico ma anche sociale, per lasciare alle generazioni future un mondo più vivibile.

Vantaggi economici

Sono due i vantaggi economici più evidenti che derivano dal risparmio energetico nelle aziende quando queste scelgono di installare un impianto fotovoltaico:

  • riduzione dei costi in bolletta. Autoconsumare l’energia ottenuta dai pannelli fotovoltaici consentirà alla tua attività di ridurre il consumo di energia a pagamento. Un risparmio energetico delle imprese che si traduce quindi in una drastica riduzione dei costi della bolletta dell’elettricità. Inoltre scegliendo un impianto con batterie ad accumulo, infatti, l’energia prodotta e non consumata viene conservata e riutilizzata nei momenti di bisogno.
  • Scambio sul Posto o Ritiro Dedicato: L’impianto fotovoltaico della tua impresa potrebbe anche produrre più energia di quella consumata dalla tua attività. Cosa fare quindi con questa energia in eccesso? Essa può essere immessa in rete attraverso il meccanismo dello Scambio sul Posto dietro un corrispettivo economico che si aggiunge ai risparmi in bolletta. In alternativa, con il Ritiro Dedicato, puoi rivendere direttamente al GSE questa energia.

Incentivi fiscali che si sommano al risparmio energetico delle aziende

Oltre ai vantaggi finora menzionati derivanti dal risparmio energetico delle aziende, queste ultime possono anche godere di agevolazioni fiscali per l’installazione di impianti fotovoltaici. In particolare ricordiamo le seguenti:

  • credito d’imposta al 6%: su una spesa massima di 1 milion3 di euro le imprese che desiderano installare un impianto fotovoltaico potranno usufruire di questa detrazione fiscale. Il credito è valido fino al 31/12/2022
  • Reverse Charge: un meccanismo fiscale che permette alle aziende che acquistano un impianto fotovoltaico di essere esentate dal pagamento immediato dell’IVA
  • Nuova Sabatini: provvedimento finalizzato a migliorare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature
  • Incentivi per le comunità energetiche. L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico aziendale può anche essere condivisa fra i membri di una comunità energetica e da essi consumata. In questo modo i membri di una C.E.R. possono avere accesso, per la quota di energia che prelevano dalla rete nazionale a delle tariffe incentivanti (ne parliamo meglio qui)

I vantaggi offerti da Solar Cash

Se decidi di investire nel risparmio energetico per la tua impresa, sappi che possiamo offrirti un ulteriore vantaggio: quello dato dal nostro servizio completo. L’installazione di un impianto fotovoltaico con Solar Cash infatti ti garantirà:

  • sopralluogo nella tua azienda per valutare al meglio le caratteristiche dell’impianto da installare sulla struttura in base alle tue esigenze;
  • installazione chiavi in mano, gestita interamente dai nostri tecnici installatori;
  • gestione dell’intera documentazione burocratica;
  • elaborazione della soluzione finanziaria migliore in base anche all’ottenimento degli incentivi fiscali;
  • servizio di assistenza e di supporto post installazione.

Non vedi l’ora di adottare politiche di risparmio energetico delle aziende?

Allora compila il form che trovi in questa pagina ed aspetta di essere ricontattato da un nostro consulente con tutte le informazioni che desideri.

#gates-custom-663edb0fd74e8 h3:after {background-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fd74e8 h3:after {border-color:#e6be1e!important;}#gates-custom-663edb0fd74e8 h3:before {border-color:#e6be1e!important;}

Compila il form con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore!


Compila il form con i tuoi dati
Translate »
Apri la chat
Hai bisogno di aiuto ?
Ciao
Come posso aiutarti ?